Stefano Bollani

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A sei anni vuole diventare cantante e così per accompagnare la sua voce, Stefano Bollani inizia a suonare la tastiera che è in casa. Pochi anni dopo incide una cassetta in cui canta e suona, la invia al suo mito, Renato Carosone, e la accompagna con una lettera in cui spiega il suo sogno. Carosone gli risponde consigliandogli di ascoltare tanto blues e jazz e così Bollani fa. Compra il suo primo disco: il secondo volume dell'enciclopedia del jazz della Fratelli Fabbri. Ad 11 anni s'iscrive al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, dove si diplomerà nel 1993, in pianoforte. A 15 anni calca i palcoscenici come professionista, suonando soprattutto pop, e contemporaneamente studia con Luca Flores, Mauro Grossi, Franco D'Andrea di cui segue i seminari a Siena Jazz.
Nel 1996 incontra Enrico Rava al Teatro Metastasio di Prato che lo invita subito a suonare con lui a Parigi e gli dice:"Sei giovane, non hai famiglia. Rischia, lascia il pop e dedicati a tempo pieno alla musica che ami" . Bollani segue il consiglio di Rava, non parte in tournèe con Jovanotti e si tuffa nel jazz, linguaggio d'improvvisazione e libertà.
Rapide sono le tappe della sua ascesa: dall'importante collaborazione, tuttora attiva, con il suo mentore Enrico Rava, all' affermazione nel referendum della rivista Musica Jazz (miglior nuovo talento 1998); dalla direzione della sua Orchestra del Titanic (all' attivo numerosi concerti e due dischi per l' etichetta Via Veneto) alla realizzazione di dischi e spettacoli-omaggio alla musica leggera del passato (Abbassa la tua radio con, tra gli altri, Peppe Servillo, Irene Grandi, Marco Parente, Elio delle storie tese....e Guarda che luna! con Gianmaria Testa, la Banda Osiris....) fino alla consegna, nel settembre 2003 a Napoli, del Premio Carosone, solitamente destinato a cantanti.
Persino in Giappone si sono accorti di Stefano Bollani e Swing Journal, la più autorevole pubblicazione jazz di quel paese, gli ha conferito, sempre nel 2003, il New Star award, la prima volta per un musicista europeo. Innumerevoli le sue collaborazioni oltre a quella "storica" con Rava: Richard Galliano, Gato Barbieri, Pat Metheny, Michel Portal, Phil Woods, Lee Konitz, Han Bennink, Paolo Fresu e le sue presenze sui palchi più prestigiosi del mondo (da Umbria Jazz al festival di Montreal, dalla Town Hall di New York alla Scala di Milano).
La sua musica vive spesso all'insegna dell'ironia, caratteristica evidente in tutti i suoi lavori, alcuni particolarmente bizzarri e fuori dai canoni come la Gnosi delle fanfole, disco nel quale ha messo in musica, insieme al cantautore Massimo Altomare, le surreali poesie di Fosco Maraini (1998), e la Cantata dei pastori immobili, sorta di oratorio musicale per quattro voci, narratore e pianoforte, realizzato su testi di David Riondino, pubblicato in un cofanetto (libro cd) dall' editore Donzelli (2004) Ha realizzato quattro dischi per l'etichetta francese Label Bleu: Les fleures bleues, 2002, un omaggio allo scrittore Raymond Queneau, realizzato con gli americani Scott Colley al basso e Clarence Penn alla batteria, un disco in solitudine Smat smat, 2003; Concertone, 2004,composizione per trio jazz e orchestra sinfonica, con arrangiamenti e direzione di Paolo Silvestri, ed infine I Visionari, primo disco con il suo nuovo quintetto con Mirko Guerrini al sax, Nico Gori al clarinetto, Ferruccio Spinetti al contrabbasso e Cristiano Calcagnile alla batteria.Nel 2003 inizia la collaborazione con i due danesi Jesper Bodilsen e Morten Lund con cui incide per la Stunt Records Mi ritorni in mente e nel 2005 Gleda, songs from Scandinavia.
Per la collana "Racconti di canzoni" ha pubblicato (editore Elleu, 2004), omaggio alla storia dello swing e del jazz nel nostro paese e soprattutto al suo mito Carosone. Nel maggio scorso nella collana dedicata al Jazz del settimanale L'Espresso, esce il primo disco italiano del suo trio con Ares Tavolazzi e Walter Paoli. I dischi precedenti erano usciti unicamente per l'etichetta giapponese Venus Records.Per il suo carattere estroso e divertente e per le sue doti naturali di entertainer, Stefano Bollani si guadagna la copertina del settimanale (sempre nel maggio di quest'anno), unico jazzista italiano a confrontarsi con Paperoga!
A settembre 2006 sono usciti in contemporanea Piano Solo primo cd a suo nome per ECM,che conquista subito le prime posizioni nella classifica delle vendite jazz ed entra nella classifica di Sorrisi&Canzoni al 31°posto; ed il suo primo romanzo La sindrome di Brontolo per i tipi di Baldini Castoldi, Dalai ed. Approda in televisione nel settembre 2011 dove presenta, insieme a Caterina Guzzanti, il programma in sei serate "Sostiene Bollani", trasmesso su Rai 3. Trona anche nel 2013 con una nuova edizione del programma, che lo vede questa volta come unico conduttore.